Possiamo essere amici
Una bambina al parco si dondola sull’altalena in un piccolo parco deserto.
La mamma la controlla, ad una certa distanza.
La bambina indossa una mascherina, la mamma l’ha levata per parlare al cellulare con un’amica, sembra un po’ nervosa.
Arriva un altro bambino, la guarda. La madre è accanto a lui. Gli stringe la mano un po’ più forte e lo porta a sé. Entrambi indossano una mascherina. Rimangono distanti dall’altalena.
“Ciao, come ti chiami?” – fa la bambina
“Mi chiamo Gabriele” – risponde il bambino
“Io Vittoria” – risponde lei
Vittoria sorride, e anche se indossa una maschera che le copre pure il naso, si intravede il suo sorriso dagli occhi.
Qualche dondolata ancora e la bambina scende dall’altalena, per fare salire il bambino.
La mamma da lontano ricorda a sua figlia di mantenere le distanze.
Lo stesso fa l’altra madre.
Le due madri si guardano e si sorridono.
Gabriele si lancia sull’altalena.
“Guarda! Mi so dondolare da solo!”
Vittoria ride di gusto.
“Possiamo essere amici” – dice lei
Gabriele annuisce con la testa, continuando a dondolarsi.
Vittoria ride forte… “Prendimi!” grida. E inizia a correre. Il maschietto non se lo fa ripetere di certo e salta giù dall’altalena, rincorrendo la bambina.
“State lontanii!!” Le mamme gridano, ma si sentono felici.
Possiamo essere amici