Un pomeriggio al cinema: Star Wars

“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…”

Sono eccitato mentre acquisto il biglietto per entrare in sala e vedere questo film di cui tutti stanno parlando.

I miei amici ridono e si spintonano, un po’ mi prendono in giro perché sono io l’appassionato di fantascienza del gruppo. Ho pure letto un libro di Asimov. Cappotto, sciarpa, guanti… è un normale pomeriggio d’autunno ma il freddo improvviso del settembre appena finito ci ha lasciato prudenti e allora ci vestiamo molto più di quello che basterebbe.

Ci sediamo in fila, uno dopo l’altro, più o meno a metà sala. Un gruppo di quindicenni chiassosi e divertiti. La sala si riempie tutta.
Buio. Inizia il film. La musica è pazzesca. Sembra ci faccia viaggiare tra le galassie. Viaggiamo nello spazio mentre immaginiamo di avere accanto la Principessa Leila e combattere a fianco di Luke.

Un’esperienza mai provata prima, cioè, assolutamente bestiale.
Le forze del bene e del male si contrappongono, il malvagio imperatore vuole spezzare tutte le resistenze ma l’Alleanza Ribelle si oppone e lotta per un mondo più giusto.

Avessi anche io una spada laser per punire gli arroganti e i presuntuosi, quelli che sfruttano la gente, quelli che si arricchiscono alle loro spalle. Vorrei saper guidare un’astronave come Ian Solo e andare in giro per l’universo e rendere giustizia a chi viene oppresso da un potere cattivo e senza scrupoli.

I miei amici sono ipnotizzati. Guardano le scene del film come se non fossero mai stati al cinema prima. Certo che ci sono effetti speciali veramente straordinari. Le astronavi sembrano esplodere in sala e mentre viaggiamo tra le stelle sembra che tutta la velocità di quelle navi stellari ci inchiodi alla nostra poltrona e stringiamo le mani sui braccioli per evitare di cadere.

Un ostacolo dopo l’altro, una battaglia dopo l’altra e il tempo scorre senza tempo. Alla fine i buoni riescono a vincere ma il cattivo, Dart Fener, riesce a fuggire e questo significa che lo spazio non può ritenersi al sicuro.

Finito il film e non riesco ad alzarmi per andare via. Sappiamo che tra mezz’ora inizierà di nuovo e come se ci fossimo messi d’accordo nessuno di noi vuole lasciare la sala. Abbiamo negli occhi immagini che pensavamo di non vedere mai. Ci è sembrato tutto così vero, così reale. Ognuno di noi vorrebbe avere come amico Chewbe. Ognuno un maestro come Obi-Wan.

Vediamo il film per la seconda volta di fila. Dopo, purtroppo dobbiamo tornare a casa. Ѐ ottobre. Ѐ già buio. Prenderemo sicuramente un rimprovero. Ma che importa? Stiamo tornando direttamente dalla Galassia…

Che ricordi! Oggi ho passato i cinquanta e non ho perso neppure uno dei film che hanno continuato la storia. I miei figli si sono appassionati come me. E ora ho anche un nipotino che sono sicuro si appassionerà a sua volta.

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