Gli anni ’80 tra yuppie e paninari

Se volessimo individuare un decennio i cui cambiamenti hanno segnato a fondo l’umanità intera coinvolgendo tutti ad ogni latitudine, quelli sono sicuramente gli anni ’80.

La maturazione della società è compiuta e si è pronti non solo a modificare i confini territoriali ma anche a modificare quelli personali.

C’è sicuramente una forte reazione agli anni del terrorismo e il bisogno di alleggerire un sentimento sociale che purtroppo ha pesato come un macigno negli anni ’70. Ma c’è anche da guardare al futuro in un’ottica differente, più globalizzata e meno chiusa nei propri confini.

Ragazzi anni '80

Musica

Ѐ il periodo della musica commerciale che in linea con i cambiamenti sociali del decennio è da consumare subito senza lasciare traccia di sé. Ma sono anche gli anni dei Queen, di Prince, dei Police e degli U2.

In Italia sembra che i consumatori di dischi siano diventati i più piccoli. Vanno fortissimo le sigle dei cartoni animati di produzione giapponese trasmessi sulle tv commerciali e le sigle dei programmi in generale oltre che le canzoncine cantate in coppia con bimbi piccoli (es: Carletto di Corrado). Si può dire che i successi del decennio passano tutti dalla tv.

In questo desolante panorama musicale si affermano comunque Franco Battiato, Zucchero e inizia la sua scalata proprio da Sanremo (da cui verrà eliminato) Vasco Rossi.

Queen e U2 - anni 80

Sono gli anni del playback, dei tormentoni estivi (Vamos a la playa dei Righeira). Anni in cui la musica si ascolta dalla radio ma soprattutto dal walkman, un lettore di musicassette prodotto dalla Sony che essendo poco più grande di un pacchetto di sigarette permette di portarsi in giro la propria musica preferita e ascoltarla attraverso un paio di cuffiette.

Duran Duran e Spandau Ballet - anni '80

Cinema

Gli anni ’80 vedono una crisi del mercato cinematografico dovuta essenzialmente a tre motivi:

1) l’affermarsi della tv commerciale che trasmette tantissimi film portando il pubblico a disertare le sale

2) la necessità di ridurre i costi di produzione che porta a copiare i film d’oltreoceano realizzando pellicole di serie B che a volte non passano neppure al cinema ma vanno direttamente nei cataloghi dell’home vide

3) il diffondersi dei videoregistratori e delle video cassette che permettono di affittare o acquistare i film e vederli comodamente dal divano di casa.

Per contrastare questa tendenza in Italia si iniziano a produrre film semplici e a basso costo che puntano al guadagno facile e immediato. Nascono i “cinepanettoni” film destinati a durare un arco di tempo limitato e che sostituiscono la commedia italiana.

Hanno una comicità diretta che si basa soprattutto su doppi sensi e dialoghi maliziosi infarciti qua e là da qualche parolaccia. Questo filone continuerà florido e senza crisi anche nei decenni a seguire.

carlo-verdone-in-un-sacco-bello-bianco-rosso-e-verdone

Accanto ai grandi maestri del cinema (Fellini, Scola, Bertolucci) maturano registi come Salvatores e Tornatore. Si fa strada una nuova generazione di attori che spaziano dal comico, alla commedia al drammatico perfettamente a loro agio.

Sono Carlo Verdone, Roberto Benigni, Massimo Troisi i cui film segnano il decennio e lo stile del cinema di quegli anni e del decennio successivo.

Film divertenti che guardano ai vizi italiani nel caso di Verdone, che debutta nel 1980 con “Un sacco bello”, film carichi di verve, scanzonati ma con una vena poetica come “Non ci resta che piangere”, che vede il debutto a quattro mani di Benigni e Troisi nel 1984.

Blade Runner

Nel mondo la cinematografia americana punta sulla fantascienza producendo film memorabili come “Blade Runner” ed “E.T”, sulla commedia musicale in film come “Footloose” e “The blues Brothers” e sul fantastico “Gremlins”, “Goonies” e “Chi ha incastrato Roger Rabbit” dove attori in carne e ossa interagiscono con personaggi di animazione.

E.T.

Moda e Costume

Spalline enormi, capelli a cresta, body e magliette stampate per le ragazze, giubbini imbottiti, felpe e scarponcini per i ragazzi, il decennio passa da due estremi: paninari e yuppies.

Mentre i primi erano abbastanza riconoscibili nell’abbigliamento appena descritto, i “rampanti” si distinguevano dall’abbigliamento rigorosamente firmato e dal vezzo di portare l’orologio sopra il polsino della camicia (imitando Gianni Agnelli).

Ragazze anni '80

Il loro motto “Milano da bere” era lo slogan di una pubblicità, Milano era il centro della ricchezza e della produttività. Le vacanze si facevano a Riccione, di giorno al mare e la sera in discoteca.

Nelle spiagge non era difficile vedere ragazze in topless mentre si faceva strada l’Estathè, il the freddo che in spiaggia sostituiva le bibite gassate.

Oggetto cult è il cubo di Rubik, che fa impazzire sia in estate che in inverno, mentre si afferma il primo computer per uso personale, il Commodore 64, il più venduto della storia dell’informatica. 

Mondiali di Calcio 1982

Panorama generale

L’immagine di Sandro Pertini che esulta al gol della squadra azzurra che vince i Campionati Mondiali di Calcio nel 1982, in Spagna, dopo una finale al cardiopalma con la Germania, rivale di sempre, è l’icona di un decennio che vuole dimenticare l’impegno politico di quello precedente ma che sarà fondamentale per il mondo così come oggi lo conosciamo. 

Cartoni animati anni '80

L’attentato al Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro apre una serie di eventi sociali e politici che caratterizzeranno gli anni ‘80 come quelli dei grandi cambiamenti mondiali.

Il respiro di libertà maturato precedentemente porterà all’abbattimento del Muro di Berlino e alla fine dell’U.R.S.S. che partendo dalla perestrojka, intesa come riorganizzazione sociale ed economica dello stato sovietico, si dissolve frantumandosi in tanti piccoli stati.

Sembra che non sia più il tempo delle dittature politiche: si fanno strada gli interessi economici sulle ideologie. Reagan negli U.S.A e la Thatcher in Europa diventano simboli di forza nella battaglia all’occidentalizzazione che sembra essere preminente.

Gli anni ’80 si portano via John Lennon, ucciso da cinque colpi di pistola per mano di uno squilibrato e ci lasciano il virus dell’AIDS, che restringe la libertà sessuale appena guadagnata.
Anni da bere, sì, ma a piccoli sorsi…

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