Stress post Natale
Com’è possibile dopo le feste di Natale, sentirsi più stanchi di prima?
Può succedere, è lo stress post-festivo, post-vacation blues come lo chiamano negli Stati Uniti.
C’è chi si è rilassato per bene e fa fatica a riprendere i ritmi lavorativi.
Chi si è abbufato troppo e deve smaltire e chi ha faticato in cucina.
Chi ha viaggiato per raggiungere la famiglia, chi ha sofferto la solitudine.
Aspettative mancate
Regali deludenti, litigate in famiglia, noia. I media sono riusciti ad inculcarci che questo periodo dell’anno sia magico, ma magico per davvero.
E allora ci carichiamo di aspettative irrealistiche su come in pochi giorni la magia del Natale sia in grado di cancellare dissapori famigliari, ci aspettiamo che sotto l’albero ci sia il preciso oggetto dei nostri desideri e che tutto si sistemi per un qualche intervento esterno misterioso, che l’umore di tutti sia allegro e che ci si diverta tutti insieme.
Per i più grandicelli magari le aspettative sono più attenuate, ci si accontenta di serenità e di pace, desideri non soddisfatti per via degli obblighi dei preparativi, degli inviti e degli acquisti forzati.
Per mitigare l’effetto di un periodo insoddisfacente dovremmo intervenire prima delle feste e fare una doccia di realtà: esorcizzare il Natale dallo spirito della felicità a tutti i costi e riscoprire cosa significhi per noi questa festa. Viverla per come ci sentiamo di volerla vivere.
Ma ora che è già passata cosa dobbiamo fare?
L’anno prossimo è troppo lontano per pianificare strategie ora (anche se farci un pensierino non guasta), ma visto che abbiamo fresche in mente le nostre delusioni, proviamo a pensare ad una cosa in particolare che ci ha deluso. La litigata con la zia, la cognata, il figlio, la mamma? Proviamo a “risolvere” la questione in un periodo diverso, prendendoci tutto il tempo necessario, senza sentire la pressione di doverlo fare a Natale. Ci aspettavamo di fare pace a Natale? Cercate un altro giorno con più calma.
Avete ricevuto un regalo che vi ha irritato? Pensate a chi vi ha fatto il regalo: ha impiegato tempo per sceglierlo, lo ha acquistato… Ha fatto del suo meglio. Se proprio non vi va giù avere ricevuto quell’oggetto nello specifico, la prossima volta provate a illustrare meglio i vostri gusti.
Ma voi siete sicuri di avere fatto regali perfetti? Come si possono sentire le persone che hanno ricevuto un vostro regalo e magari per educazione vi hanno detto “che bello!”, mentre magari tenevano fra le mani l’ennesimo clone di sciarpa, dopobarba o cesta regalo?
Il peso di un anno che è passato
Un anno è finito. Un anno in più sulle spalle. Ci sentiamo di non avere realizzato molto e ci affidiamo a questo nuovo inizio per sistemare le cose.
I primi buoni propositi per l’anno nuovo già si infrangono nella prima settimana dell’anno. Un anno di vita non può essere riassunto in pochi tristi pensieri e delle aspettative. Prendiamoci con calma un momento per rivivere l’anno passato e ripensiamo a qualcosa che ci ha fatto stare bene, a dei traguardi raggiunti, a dei bei momenti passati. Condividiamo con qualcuno le esperienze vissute.
Scriviamo su un diario i nostri pensieri, cercando di iniziare a trascrivere inizialmente il buono che c’è stato nell’anno passato, poi possiamo passare a ciò che ci è piaciuto meno, in modo di dare valore anche al positivo che c’è nella nostra vita, cosa che spesso dimentichiamo di fare.
Uscire da un momento magico
Tornare alla routine è dura dopo ogni periodo di vacanza. Il periodo natalizio in particolar modo ha un’atmosfera che ci pervade e da cui è difficile staccarsi per ricominciare le nostre giornate “normali”.
Uno stacco di un giorno prima delle attività lavorative o di vita quotidiana può rendere più morbido il rientro. Se non è possibile un giorno intero, prendersi la sera prima. Chi deve svegliarsi presto alla mattina e ha qualche difficoltà in questo, può avvicinare gradualmente gli orari di sveglia e ritirata agli orari standard (se modificati durante le feste) nei due giorni prima del rientro.
Solitudine
Trascorrere il periodo natalizio senza la presenza dei propri cari, del proprio partner, o in completa solitudine può suscitare tristezza.
Ѐ il momento in cui riaffiora il ricordo delle persone che non ci sono più, in cui alcune nostre fragilità possono venire amplificate dal senso di mancanza che ci sentiamo addosso. Le luci per strada, le persone che festeggiano e appaiono felici ci fanno sentire ancora più soli. Riempirci di impegni non serve, rischiamo di esaurirci e di sentirci ancora più svuotati.
Finito questo periodo, solitamente questo senso di solitudine profondo piano piano si attenua. Non voglio dire di trasformarci in super eroi solitari, l’uomo è un animale sociale e sentire bisogno di compagnia è assolutamente normale. Conversare con qualcuno e cercare un contesto sociale dove creare dei rapporti di amicizia può aiutare a sentirsi meglio.